La Regione Umbria finanzia investimenti per il ripristino del potenziale produttivo agricolo e zootecnico danneggiato da calamità naturali, eventi climatici avversi assimilabili alle calamità naturali e da eventi catastrofici compresi i danni da organismi nocivi ai vegetali e le epizoozie.
I destinatari del finanziamento sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, con esclusione di chi esercita esclusivamente attività di selvicoltura e acquacoltura. Tali soggetti devono aver condotto un’attività produttiva agricola al momento del verificarsi dell’evento calamitoso. Possono beneficiare del sostegno anche gli enti pubblici, nello specifico i Comuni, esclusivamente per interventi sulla viabilità rurale, come le strade vicinali.
L’incidenza del danno subito deve essere pari o superiore al 30% del valore dei beni danneggiati. I danni devono essere riconosciuti da un Decreto del Presidente della Giunta regionale e riferiti a eventi verificatisi dopo il 27 dicembre 2024. Il sostegno copre il ripristino di strutture, attrezzature e animali danneggiati o distrutti, con conseguente riduzione del potenziale produttivo agricolo e zootecnico per i privati. Per gli enti pubblici, sono finanziati interventi sulla viabilità rurale, limitatamente alle strade vicinali. Gli investimenti finanziati devono essere esclusivamente finalizzati al ripristino della capacità produttiva esistente prima dell’evento calamitoso. Non sono previsti aiuti per mancati redditi o perdite di produzione.
L’importo minimo e massimo del contributo varia da 8.000 a 50.000 euro per i soggetti privati e può arrivare fino a 200.000 euro per i soggetti pubblici. L’intensità del sostegno per i privati è pari al 70% dei costi sostenuti, con una maggiorazione del 10% per agricoltori under 41, interventi in zone montane o soggette a vincoli naturali significativi (ANCs) e per aziende aderenti a sistemi di qualità certificata. Per gli enti pubblici, la percentuale è pari all’80% dei costi sostenuti, incrementabili al 100% per interventi in zone montane o ANCs.
Le domande di aiuto devono essere inviate tramite il portale SIAN entro 60 giorni dall’adozione del provvedimento regionale che riconosce l’eccezionalità dell’evento avverso.