La Regione Lombardia ha approvato i criteri di assegnazione di 33.800.000 euro indennizzi statali, i cosiddetti ristori, per le imprese turistiche della montagna. Sono rivolti, in particolare, ai comprensori sciistici danneggiati dall’emergenza sanitaria.
Le imprese beneficiarie della misura possono essere ricondotte alle attività esercitate in forma di impresa, iscritte al registro delle imprese con i relativi codici Ateco. Inoltre, dovranno risultare attive al momento della presentazione dell’istanza e avere sede operativa nei seguenti Comuni inseriti dei comprensori sciistici:
- Bergamo: Branzi, Carona, Castione della Presolana, Colere, Costa Valle Imagna, Cusio, Foppolo, Gandino, Gromo, Mezzoldo, Moio de’ Calvi, Oltre il Colle, Piazzatorre, Rogno, Roncobello. Schilpario, Selvino, Songavazzo, Valleve, Valtorta, Vilminore di Scalve, Valbondione;
- Brescia: Angolo Terme, Artogne, Bagolino, Borno, Breno, Collio, Corteno Golgi, Pisogne, Ponte di Legno, Temù;
- Como: Sormano;
- Lecco: Barzio, Casargo, Esino Lario, Margno, Moggio;
- Pavia: Santa Margherita di Staffora;
- Sondrio: Aprica, Bormio, Campodolcino, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Gerola Alta, Lanzada, Livigno, Madesimo, Piuro, Teglio, Tirano, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Villa di Tirano;
- Varese: Brinzio, Cunardo, Maccagno con Pino e Veddasca.
Tra le imprese ammissibili al contributo, vi possono essere alberghi e residenze turistico alberghiere, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, affittacamere per brevi soggiorni. Ammesse, inoltre, case ed appartamenti per vacanze gestiti in forma imprenditoriale, residence (foresterie e locande), aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte. Sono comprese anche le agenzie di viaggio e i tour operator (inclusi i consorzi turistici). Secondo i limiti previsti dalla delibera, usufruiscono di un contributo forfettario anche gli esercizi riconducibili ai codici Ateco della ristorazione con e senza somministrazione. Tra queste, gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina, nonché i noleggi di attrezzature sportive e ricreative.
Il valore del contributo è in base alle differenti tipologie di strutture alberghiere, extralberghiere, categoria, numero di posti letto e capacità ricettiva.
L’indennizzo può variare da un minimo di 15.000 euro fino a un massimo di 50.000 euro. L’operatore economico ha diritto a un ristoro per ogni unità operativa localizzata nel territorio di uno dei Comuni ricompresi nei comprensori sciistici. Tutto ciò entro il limite del triplo del contributo previsto per l’unità operativa maggiormente contribuita. Nel restante settore relativo all’erogazione dei servizi, l’indennizzo varia dai 5.000 agli 8.000 euro.
Il requisito formale di ammissibilità è il calo del fatturato pari almeno al 30% con riferimento. Il periodo compreso è quello tra il 1° novembre 2020 ed il 30 aprile 2021 rispetto allo stesso periodo della stagione sciistica 2018-2019. Per le imprese non attive nel 2018 il requisito formale di ammissibilità consiste nell’iscrizione nel registro delle imprese dal 1° gennaio 2019.
Modi e tempi per la presentazione delle domande saranno resi noti con la pubblicazione del bando.