Coronavirus - Aiuti e incentivi alle imprese

Agevolazioni imprese confiscate: modifiche al decreto 2020

Il Ministero delle imprese e del Made in Italy comunica che, a seguito dell’entrata in vigore del regolamento UE 2023/2831 sugli aiuti «de minimis», sono state aggiornate le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni a sostegno delle imprese già confiscate o sequestrate alla criminalità organizzata.

Con il decreto direttoriale del 5 maggio 2025, le domande dovranno essere trasmesse esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC), sostituendo la precedente procedura informatica ormai cessata.

Si ricorda che la misura agevolativa a sostegno delle imprese sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata, con uno stanziamento totale di 48 milioni di euro, dispone al 1° gennaio 2025 di risorse ancora disponibili pari a 19.457.600 euro. Per le piccole e medie imprese della Regione Siciliana sono stati stanziati ulteriori 20 milioni di euro, di cui 2.523.839,36 euro risultano ancora disponibili alla stessa data.

L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero, con importo compreso tra 50.000 e 2.000.000 euro e durata da tre a quindici anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di cinque anni. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualunque dimensione operanti su tutto il territorio nazionale, comprese le imprese sequestrate o confiscate, quelle che hanno rilevato o affittato aziende sequestrate o confiscate, nonché le cooperative sociali o di lavoratori assegnatarie o cessionarie di beni confiscati. I finanziamenti sono destinati a programmi biennali volti a sostenere il fabbisogno finanziario derivante da limitato accesso al credito e a supportare investimenti produttivi, interventi per la sicurezza sul lavoro, ristrutturazioni aziendali e tutela dei livelli occupazionali.

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