Il Decreto Rilancio ha introdotto la concessione di un ulteriore contributo a fondo perduto a sostegno delle attività finanziate dalla misura agevolativa “Resto al Sud”, al fine di salvaguardare la continuità aziendale e i livelli occupazionali nonché di sostenere il rilancio produttivo dei beneficiari.
“Resto al Sud” nasce per sostenere i giovani di età compresa tra i 18 ed i 45 anni (per gli anni 2017 e 2018, il requisito del limite di età, si intende soddisfatto se posseduto alla data del 21 giugno 2017, under 46 e professionisti accedono al programma «Resto al Sud» dall'8 dicembre 2019), che intendono avviare o abbiano già avviato (a partire dal 21 giugno 2017) un’impresa nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e ai territori di alcuni comuni delle Regioni Lazio, Marche e Umbria.
Di base a sostegno delle iniziative è concesso un importo massimo di 50.000 euro (a titolo de minimis), di cui il 35% a fondo perduto e il restante 65% sotto forma di prestito i cui interessi saranno coperti da un contributo in conto interesse, erogato da istituti di credito in base alle modalità definite da apposita convenzione.
In base all’art. 245 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) i fruitori della misura agevolativa “Resto al Sud” possono accedere ad un ulteriore contributo a fondo perduto a copertura del loro fabbisogno di circolante, il cui ammontare è determinato in misura pari a:
- 15.000 euro per le attività di lavoro autonomo e libero-professionali esercitate in forma individuale;
- 10.000 euro per ciascun socio, fino ad un importo massimo di 40.000 euro per ogni impresa.
Per accedere al contributo i liberi professionisti, le ditte individuali e le società, ivi incluse le cooperative, devono:
- aver completato il programma di spesa finanziato;
- essere in possesso dei requisiti attestanti il corretto utilizzo delle agevolazioni;
- avere adempiuto, al momento della domanda, agli oneri di restituzione delle rate del finanziamento bancario.
Il sostegno è erogato in un’unica soluzione contestualmente all’erogazione della quota a saldo ovvero, qualora sia già stata completata l’erogazione delle risorse, entro 60 giorni dalla presentazione della relativa richiesta da inoltrare a Invitalia tramite il sito internet www.invitalia.it.