La Provincia Autonoma di Trento, al fine di agevolare il rientro a lavoro delle madri durante la Fase 2 dell’emergenza da Coronavirus, ha prorogato sino al 2 agosto 2020 i termini per la presentazione della domanda di contributo per usufruire del servizio di baby-sitting domiciliare al fine di tutelare l’occupazione femminile.
La misura è rivolta alle madri lavoratrici del settore privato e del settore pubblico limitatamente ai comparti sanità, sicurezza, difesa e soccorso pubblico.
Chi è già assegnatario di buono di servizio può modificare i progetti di erogazione dei servizi (PES) già depositati, anche sui buoni già attivati, al fine di richiedere i servizi domiciliari (baby sitter).
L’agevolazione consiste nell’ottenere servizi di cura e custodia domiciliare per i figli, in attesa che possano essere riattivati almeno in parte i servizi di accompagnamento e cura dei minori in forma collettiva.
Il costo massimo ammissibile dei servizi domiciliari, che gli Enti accreditati per l’utilizzo dei buoni di servizio potranno erogare, sarà:
- 20 euro/ora per servizi erogati ad un solo minore;
- 25 euro/ora per servizi erogati a più minori (indipendentemente se assegnatari di buono di servizio o meno e comunque rivolti a minori facenti parte del medesimo nucleo familiare).
Si ricorda che l’intervento è cumulabile al contributo erogato dall’INPS per il bonus baby sitter per il costo residuo in carico alle famiglie.
La domanda per ottenere i buoni deve essere presentata agli Enti accreditati per l’erogazione del servizio (SMT - Struttura Multifunzionale Territoriale Ad Personam).