Coronavirus - Aiuti e incentivi alle imprese

Zes unica, molte richieste e il tax credit si riduce

Il credito d’imposta alle piccole imprese per investire nella Zes unica del Mezzogiorno scende dal 60% a poco più del 15%, a seguito del primo riparto operato dall’agenzia delle Entrate. Ieri, per altro, il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha chiesto chiarimenti al direttore delle Entrate su presupposti e risultato del calcolo (si veda a pagina 8).

Gli incentivi rimarranno a chi avrà comunque realizzato gli investimenti, a prescindere dal credito d’imposta. Le imprese che andranno avanti con gli investimenti potranno contare sulle risorse in più che arriveranno ad investimenti completati, quando a febbraio 2025 altri avranno rinunciato all’incentivo e le risorse verranno nuovamente ripartite.

Questo è il risultato del nuovo meccanismo che prevede una prima prenotazione delle risorse con riparto a favore di tutti i richiedenti. Il provvedimento dell’agenzia delle Entrate del 22 luglio 2024, preso atto che l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 12 giugno al 12 luglio 2024 è risultato di oltre 9,4 miliardi, a fronte di 1,67 miliardi disponibili, ha stabilito che la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario è il 17,6668% dell’importo richiesto. Quindi le imprese potranno contare su un incentivo che è meno di un quinto rispetto alla misura massima spettante, salvo che le rinunce (attese) di molte imprese non consentano di incrementare sensibilmente la percentuale a consuntivo.

Il massimo fruibile

L’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari al credito risultante dall’ultima comunicazione validamente presentata riportante l’ammontare degli investimenti realizzati e certificati, moltiplicato per il 17,6668 per cento. Ad esempio, una media impresa siciliana che avesse richiesto un credito d’imposta spettante di un milione di euro, a fronte di un investimento di 2 milioni, avrebbe in questo momento diritto a un credito d’imposta effettivo di 176.668 euro.

Investimenti realizzati

Se le imprese hanno già realizzato l’investimento alla presentazione della prenotazione, hanno a disposizione un credito utilizzabile per la quota corrispondente agli investimenti già realizzati per i quali è già stata rilasciata la certificazione e sono state ricevute nello Sdi le relative fatture elettroniche e dal 22 luglio possono utilizzare il credito d’imposta.

Invece, per la quota corrispondente agli investimenti già realizzati alla data di invio della comunicazione per i quali è stata rilasciata la certificazione ma non c’è documentabilità tramite l’emissione di fatture elettroniche e/o acquisiti con contratti di locazione finanziaria, le imprese dovranno attendere apposita ricevuta con cui l’agenzia delle Entrate comunica l’autorizzazione all’utilizzo del credito d’imposta in esito alla verifica documentale della certificazione effettuata dal centro operativo servizi fiscali di Cagliari. A tale scopo, l’imprese dovranno trasmettere, entro il 21 agosto 2024, la certificazione con posta elettronica certificata all’indirizzo creditoimpostazes@pec.agenziaentrate.it.

Attenzione: in presenza di entrambe le tipologie di investimenti, tutto il credito d’imposta resta subordinato al rilascio della ricevuta autorizzativa. In caso di credito d’imposta riconosciuto superiore a 150mila euro, il credito è utilizzabile solo dopo le verifiche antimafia.

Investimenti da realizzare

Dal 31 luglio 2024 ed entro il 17 gennaio 2025, per poter utilizzare il credito d’imposta, il beneficiario è tenuto a presentare una o più comunicazioni integrative. Per gli investimenti realizzati dopo l’invio della comunicazione ed entro il 15 novembre 2024, per i quali sono state ricevute nel frattempo le relative fatture elettroniche, vanno comunicati l’avvenuta realizzazione degli investimenti con massimale corrispondente a quanto indicato nella comunicazione originale e gli estremi delle fatture elettroniche.

Per gli investimenti realizzati alla data di invio della comunicazione ed entro il 15 novembre 2024, per i quali a decorrere da tale data sono state ricevute le relative fatture elettroniche, le imprese devono comunicare invece i soli estremi delle fatture elettroniche. Entro 10 giorni dalla presentazione delle integrazioni, viene rilasciata la ricevuta di riconoscimento all’utilizzo del credito d’imposta.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 24 luglio 2024

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