L’80% delle aziende del Lazio possiede un sistema di gestione ambientale e il 61% ha adottato strumenti per la rendicontazione ambientale. Il numero di aziende che possiede questi strumenti è in crescita. Il 48% delle aziende fa uso di certificazioni o dichiarazioni di prodotto o processo. Il 72% ha avviato almeno un’iniziativa di risparmio idrico e il 93% ha almeno un’iniziativa di gestione virtuosa dei rifiuti. Questi i numeri che emergono dall’ultimo rapporto di Unindustria su “Produzione sostenibile e circular economy”, indagine rivolta alle aziende del Lazio sulle pratiche sostenibili adottate e in linea con l’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 Onu. Da questi dati emerge la larga diffusione nel Lazio delle tecnologie per la sostenibilità e dunque l’alto potenziale legato a una loro promozione internazionale.
In base allo studio di Unindustria, per il 50% delle aziende tra i principali ostacoli allo sviluppo delle iniziative di risparmio energetico o d’incremento delle rinnovabili ci sono le risorse economiche, per il 38% gli ostacoli burocratici e per il 36% gli aiuti di Stato non sufficienti.
Sotto questo aspetto, la carenza di risorse economiche da dedicare agli investimenti sostenibili potrebbe essere bilanciata da eventuali finanziamenti, o da agevolazioni volte a velocizzare l’approvazione degli interventi di rinnovamento degli impianti.
Alla luce di questi risultati, che indicano la necessità di una strategia per la competitività delle filiere, la Regione Lazio ha deciso di investire con l’obiettivo di fare del territorio una economia all’avanguardia nelle tecnologie per la sostenibilità. Tra i progetti, rientra il nuovo bando “Efficienza energetica e rinnovabili per le imprese” (si veda articolo in pagina) che, con una dotazione complessiva di 40 milioni di euro, sostiene investimenti per il risparmio energetico e per la produzione di energia da fonti rinnovabili delle imprese del Lazio. Si tratta del primo strumento attuativo nell’ambito di una strategia energetica integrata, che destina circa 160 milioni della nuova programmazione e che la Regione Lazio mette in campo per la transizione green delle imprese laziali.
Il bando che presentiamo oggi è il primo strumento attuativo nell’ambito di una strategia energetica integrata, che destina circa 160 milioni della nuova programmazione e che la Regione Lazio mette in campo per la transizione green delle imprese laziali. Per questo motivo la Regione ha predisposto un insieme di misure che nascono con l’obiettivo di corrispondere a una varietà di bisogni, sia attraverso strumenti finanziari, sia attraverso sovvenzioni a fondo perduto, anche integrabili tra di loro.
L’accordo con la Bei
Attraverso un accordo della Regione con la Banca europea degli investimenti, un plafond di circa 120 milioni di euro complessivi sarà messo a disposizione, entro l’anno in corso, ad un pool di banche che la Regione selezionerà per erogare prestiti a tasso agevolato a Pmi e midcap (aziende fino a tremila dipendenti) del Lazio.
La Bei pone particolare attenzione al sostegno alla transizione green, alla lotta al cambiamento climatico, all’efficientamento dell’uso di risorse ed energia da parte delle imprese. Si prevede, perciò, che una quota significativa, nell’ordine di almeno il 15-20% del plafond, sia destinato a finanziare investimenti green delle imprese.
La Regione Lazio contribuisce a questa misura di credito erogando un contributo a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi pagati dalle imprese sui finanziamenti erogati dalle banche a valere sulla provvista Bei. È in corso una riflessione sulla possibilità di riconoscere un maggiore aiuto nel caso di prestiti a finalità ambientale.
Fondo piccolo credito
Nel nuovo fondo Piccolo credito per il 2021-27, che eroga alle piccole e medie imprese del Lazio prestiti fino a 50mila euro a tasso zero, è stata prevista ed attivata un’apposita sezione “Energia” per il finanziamento di operazioni di efficientamento delle imprese. L’avviso è stato pubblicato sul finire del 2022 con una dotazione di circa 13,5 milioni di euro. Ad oggi sono stati erogati 184 finanziamenti, per circa 6,8 milioni di euro, mentre sono in corso di erogazione 23 finanziamenti, per circa di 1 milione di euro, e in istruttoria circa 50 domande per oltre 2 milioni. Sono quindi ancora disponibili circa 4 milioni e sportello per la presentazione delle domande è attualmente aperto.
Economia circolare
L’Italia e l’Ue hanno da tempo intrapreso un percorso per rendere l’economia più sostenibile per l’ambiente e per il pianeta. Le perturbazioni dei mercati mondiali condizionano l’uso e l’approvvigionamento delle materie prime e la competitività, anche a livello regionale, spingendo l’economia verso l’indipendenza energetica.
Per questo la Regione Lazio ha presentato una nuovo bando per l’economia circolare. Con una dotazione di 30 milioni il bando sostiene attraverso contributi a fondo perduto la realizzazione degli investimenti delle piccole e medie imprese del Lazio per l’uso efficiente delle risorse e la transizione verso un’economia circolare, e per l’introduzione di eco-innovazioni. L’obiettivo è consentire alle imprese del Lazio di ridurre gli scarti che da tali attività vengono generati, attraverso il ricorso a strumenti e pratiche per l’economia circolare. I termini per la presentazione delle domande apriranno a fine ottobre, dopo la pubblicazione, a metà settembre, del bando sul Bollettino ufficiale della Regione.
Imprese ed efficienza energetica, arriva il bando da 40 milioni
Arriva la nuova misura della Regione Lazio “Efficienza energetica e rinnovabili per le imprese”, con l’obiettivo di sostenere gli investimenti per il risparmio energetico e per la produzione di energia da fonti rinnovabili delle imprese del Lazio. Si tratta di un bando con una dotazione complessiva di 40 milioni di euro da risorse del Programma Fesr 2021-2027.
Nel dettaglio, ciascun progetto deve essere di importo non inferiore a 150 mila euro con un contributo massimo di due milioni di euro per ciascun progetto. Non è previsto un tetto massimo al valore del progetto. I progetti devono includere investimenti per migliorare l’efficienza energetica dei processi produttivi e/o degli edifici, a cui possono essere affiancati quelli per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il contributo relativo agli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili non può superare il 50% del totale finanziabile sull’intero progetto.
Le imprese interessate possono presentare domanda online, tramite la piattaforma GeCoWeb Plus di Lazio Innova. La procedura è a sportello e aprirà lunedì 16 settembre 2024, fino a esaurimento delle risorse disponibili. Lazio Innova (la società controllata dalla Regione Lazio che si occupa di innovazione, credito e sviluppo economico) verificherà il possesso dei requisiti di ammissibilità formale. La valutazione dei progetti che risultano formalmente ammissibili è demandata ad una commissione di valutazione che esprimerà le proprie valutazioni sulla base di criteri predefiniti, attribuendo per ciascuno di questi un punteggio.
«Il bando è il primo strumento attuativo nell’ambito di una strategia energetica integrata che destina circa 160 milioni della nuova Programmazione e che la Regione Lazio mette in campo per la transizione green delle imprese laziali», ha spiegato Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore Sviluppo economico. «Per questo motivo – ha aggiunto – la Regione ha predisposto un insieme di misure che nascono con l’obiettivo di corrispondere a una varietà di bisogni, sia attraverso strumenti finanziari, sia attraverso sovvenzioni a fondo perduto, anche integrabili tra di loro». In questo ambito la transizione energetica delle imprese svolge un ruolo fondamentale «Il Bando da 40 milioni – sottolinea la vicepresidente della Regione – punta a coinvolgere le imprese e a generare rilevanti investimenti privati. La Regione Lazio si conferma dunque all’avanguardia nelle strategie per l’efficientamento dei cicli produttivi e degli immobili di pertinenza e per lo sviluppo di nuovi impianti di energia verde».
«Sono molto soddisfatta del lavoro di squadra svolto in Regione che ci ha permesso, con questo avviso, di stanziare consistenti risorse per accompagnare le nostre imprese verso l’ambizioso obiettivo di renderle più competitive e allo stesso tempo sostenibili», ha spiegato Elena Palazzo, assessore con la delega a cambiamenti climatici, transizione energetica e sostenibilità della Regione Lazio.
«Nello scenario attuale, il bando “Efficienza energetica e rinnovabili per le imprese” rappresenta una sfida cruciale per la nostra politica industriale. È lo strumento giusto che consentirà alle nostre imprese di intraprendere un percorso virtuoso per vincere la sfida della transizione green», ha dichiarato Fabrizio Penna, capo dipartimento dell’Unità di Missione Pnrr presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica
Soddisfatte le aziende. Per Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità futura, «le imprese del settore elettrico rappresentate da Elettricità futura accolgono con grande favore le opportunità aperte dal bando Energia della Regione Lazio per diffondere i vantaggi dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica a beneficio della competitività industriale».
«Compito delle istituzioni è proprio affiancare le imprese specie nei momenti di trasformazione e di difficoltà. Con la Giunta Rocca condividiamo un forte impegno a sostegno della competitività del tessuto imprenditoriale locale», ha spiegato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, ricordando il bando camerale “Cer – Comunità energetiche rinnovabili”.
IL BANDO
I beneficiari
- L’intervento è destinato ad Imprese con sede operativa nel Lazio.
- L’unità produttiva nella quale si prevede di realizzare l’investimento deve aver registrato complessivamente nell’anno 2023 consumi di energia primaria non inferiori a 60 MWh/anno.
- Ogni impresa può presentare un solo progetto, in forma singola.
- Le imprese devono inoltre essere in contabilità ordinaria e possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica amministrazione.
La selezione
- La procedura è a sportello: i contributi sono concessi nel rispetto dell’ordine di presentazione delle domande, per consentire alle imprese di presentare la domanda in funzione delle reali esigenze di realizzazione di un progetto di efficientamento energetico.
- Lazio Innova verifica i requisiti di ammissibilità formale.
- La valutazione dei progetti formalmente ammissibili è demandata ad una commissione di valutazione, sulla base di criteri predefiniti, attribuendo per ciascuno di essi un punteggio.
Le risorse
- Il bando “Efficienza energetica e rinnovabili per le imprese” della Regione Lazio sostiene investimenti per il risparmio energetico e per la produzione di energia da fonti rinnovabili delle imprese del Lazio. Ha una dotazione complessiva di 40 milioni di euro da risorse del Programma Fesr 2021-2027.
- Ciascun progetto deve essere di importo non inferiore a 150mila euro con un contributo massimo di due milioni di euro per ciascun progetto. Non è previsto un tetto massimo al valore del progetto.
I progetti taglia emissioni
- Il bando prevede che il contributo relativo agli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, vale a dire da fonte eolica, solare, idraulica, geotermica o marina, non possa superare il 50% del contributo totale riconoscibile sull’intero progetto.
- Ogni progetto nel suo complesso deve determinare una riduzione di almeno il 30% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra rispetto alle emissioni ex ante.
I progetti taglia consumi
- In presenza di investimenti per l’efficienza energetica degli edifici, questi devono garantire una riduzione di almeno il 30% dei consumi di energia primaria rispetto ai consumi ex ante.
- Per la quantificazione della riduzione, per la verifica dell’obiettivo minimo del 30% si tiene conto, in entrambi i casi, dell’impatto degli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili eventualmente nel progetto.
- Gli investimenti inclusi nel progetto devono risultare da una diagnosi energetica ex ante e confermati in una relazione tecnica ex post.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Dossier del 26 luglio 2024