Coronavirus - Aiuti e incentivi alle imprese

Zls, domande per il credito d’imposta dal 12 dicembre

Dal 12 dicembre 2024 al 30 gennaio 2025 le imprese delle Zone logistiche semplificate potranno comunicare all’agenzia delle Entrate le spese per le quali intendono usufruire del credito d’imposta. Lo prevede il decreto attuativo del ministero per gli Affari Ue, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr e del ministero dell’Economia. Il testo, firmato nei giorni scorsi, va ora all’esame della Corte dei conti e andrà poi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Allo stato attuale, le uniche Zls istituite sono quella veneta  Porto di Venezia - Rodigino e la Zls Porto e Retroporto di Genova, ma entrambe non sono ancora pienamente operative e per questo motivo dovranno accelerare l’iter di implementazione per sfruttare in tempo utile la finestra degli incentivi.

Il decreto attuativo sblocca una dote di 80 milioni e prevede che l’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile, in compensazione con F24, venga determinato solo successivamente, dall’agenzia delle Entrate, rapportando il limite complessivo di spesa all’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti. L’Agenzia definirà l’ammontare entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle comunicazioni relative alle spese ammissibili, fissato al 30 gennaio 2025. Gli investimenti devono essere stati sostenuti tra l’8 maggio 2024 e il 15 novembre 2024. Sono ammessi gli acquisti, anche mediante leasing, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella Zls, ma anche acquisti di terreno e acquisizione, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore di terreni e fabbricati non può superare il 50% di quello complessivo dell’investimento agevolato, che deve a sua volta essere compreso tra 200mila euro e 100 milioni di euro.

La Zls può essere istituita in regioni individuate dalle regole Ue sulla coesione come “più sviluppate”, in presenza di un’area portuale. Si tratta di uno strumento previsto dalla legge di bilancio 2018 per controbilanciare in qualche modo la creazione delle Zone economiche speciali (Zes) nel Mezzogiorno. Nella prima fase, era stata prevista esclusivamente una corsia anti-burocrazia con una serie di semplificazioni. Il decreto coesione dello scorso maggio ha poi esteso il credito d’imposta previsto per la Zes unica del Sud alle Zls, limitatamente alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma del Trattato sul funzionamento della Ue. Nel frattempo, con un notevole ritardo, un Dpcm ha definito una serie di regole operative su delimitazione e funzionamento delle Zls. Secondo Massimo Bitonci, sottosegretario del ministero delle Imprese e del made in Italy, «con la prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, già bollinato dal Mef, del decreto attuativo, nella Zls veneta potranno essere stimolati diversi investimenti in settori strategici».

Fonte: Il Sole 24 Ore, Primo Piano del 4 settembre 2024

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